Che l’anno cominci, con le sue benedizioni!

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Rav Alfonso Arbib

“Finisca l’anno con le sue maledizioni. Cominci l’anno con le sue benedizioni” Queste due frasi sono il leit motiv della composizione poetica con cui comincia la Tefillà di Arvit di Rosh Ha’Shanà. C’è un passo della Torà in cui si parla di maledizioni che vengono trasformate in benedizioni. Il mago profeta Bilam, su incarico di Balak, tenta di maledire il popolo ebraico. Si tratta di un originale tentativo di distruzione del popolo non con le armi ma con la parola. Bilam però non riesce a maledirlo. Le sue maledizioni si trasformano in benedizioni. La più nota di queste benedizioni è “Come sono belle le tue tende Ya’akov, le tue residenze Israel”. A cosa si riferisce Bilam? Ci sono varie interpretazioni di questo verso. La più nota è che ci si riferisca alle case del popolo ebraico. Secondo i chachamim la benedizione di Bilam è speculare al suo tentativo di maledizione. Bilam vuole distruggere il popolo ebraico distruggendone le case, le famiglie.

Rav A. Somekh – Il Profeta Yeshaya 03

Lezioni

Lezione del 5.11.12. Corso di Tanakh 5773 – Il Profeta Yeshayà – Terza Lezione. Lettura e commento ai versetti 1, 29 – 3, 7. Milano – Scuole della Comunità (Nota: Non esistono purtroppo registrazioni delle prime due lezioni).

Rav A. Arbib – Talmud Makkot 03

Lezioni

Lezione del 4.11.12. Corso di Talmud 5773 – Trattato di Makkòt, Primo capitolo – Terza Lezione. Pag. 2b-3a. Le 4 eccezioni alla regola che stabilisce che i testimoni vengano condannati alla stessa punizione che volevano macchinare. La quinta regola aggiunta da r. Akivà riguardo la loro testimonianza che non viene accettata in un altro tribunale. Milano – Sinagoga Centrale.

Rav A. Arbib – Talmud Makkot 02

Lezioni

Lezione del 21.10.12. Corso di Talmud 5773 – Trattato di Makkòt, Primo capitolo – Seconda Lezione. Pag. 2b. Milano – Sinagoga Centrale.

Rav A. Arbib – Bereshit 02 L’uomo dopo il peccato

Lezioni

Bereshit dall’Inizio – Seconda lezione. I “vestiti” di Adàm e Chavà. La “maledizione” di “col sudore della fronte mangerai pane”. Il valore del lavoro e quello dello studio della Torà. Fare della Torà il proprio lavoro. La morte è una punizione?
(mancano pochi minuti alla fine).